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Sanità

La mappa concettuale e pratica che ispira questa sezione nasce e si sviluppa attraverso un lavoro critico iniziato negli anni ’60 e proseguito negli anni ’70, che fu lavoro di contestazione della neutralità della scienza e dell’oggettività del suo sapere. Questo fu possibile attraverso una pratica di rovesciamento dei termini imposti dal linguaggio scientifico, delle pratiche e delle istituzioni delegate a gestirlo. Oggi, a più di quarant’anni da quell’esperienza pratica rivoluzionaria, si sente l’urgenza di nuove verifiche sullo stato dei servizi, sulle discipline e sul loro insegnamento, sulle forme nuove con cui il potere continua ad oggettivare il “malato e la malattia”. Nel tentare di comprendere come questo avvenga, occorre tornare ad occuparsi del rapporto tra capitale e lavoro, tra processi di de-soggettivazione e/o  di inclusione sociale, tra ricerca scientifica e pratica sociale, tra divisione del lavoro ed organizzazione sociale.

Salute e  malattia infatti non rappresentano due entità fisse e immutabili, due fenomeni naturali di segno opposto, ma si configurano come poli dialettici di una contraddizione che da sempre abita l’uomo. La separazione della malattia dalla  salute è un processo storicamente determinato, venuto a sovrapporsi alla natura per imprimerle un carattere adatto al modo in cui la si voleva organizzare. E questa organizzazione è l’organizzazione del capitale e dei rapporti di produzione e di riproduzione sociale.

Solo attraverso un lavoro di ricomposizione delle pratiche “anti-istituzionali” e di medicina critica, delle lotte degli “esclusi” dal comparto sociale e dei lavoratori per la difesa della salute, di analisi dei processi di partecipazione sociale e di riorganizzazione dei servizi, sarà possibile affrancarsi da una medicina e da un psichiatria “del capitale”. Fare lavoro di inchiesta nei servizi, nei luoghi di lavoro, nelle comunità, negli ambienti della società civile è già un modo per sfidare un potere che si rinnova. E’ il tentativo di rifondare un lavoro concreto di emancipazione sociale e di fare scienza. Di rendere questa scienza uno strumento di liberazione e non di oppressione.

Sotto-categorie e focus di specifici percorsi di inchiesta sociale  e/o con-ricerca

  • Inchiesta sociale nei servizi pubblici e privati della sanità (attraverso interviste, colloqui, partecipazione ad eventi promossi dai servizi, co-progettazione sociale, associazionismo, sindacati degli operatori sanitari e sociali)
  • Inchiesta sociale nelle istituzioni della formazione professionale: università, scuole di specializzazione, accademie (attraverso interviste, colloqui, partecipazione ad eventi promossi dalle istituzioni, dai collettivi universitari, da gruppi autogestiti o informali di studenti)
  • Attività seminariali sui temi della psichiatria e della medicina critica (movimento antistituzionale, movimento di lotta per la salute)
  • Eventi pubblici di partecipazione ai temi della salute e del lavoro
  • Con-ricerca attraverso collaborazione con gruppi di lavoro, di studio o di pratica operanti nelle istituzioni, nei servizi e nel territorio
  • Rapporto tra ricerca scientifica e pratica sociale: collaborazione con centri nazionali ed internazionali di ricerca (studi epidemiologici in sanità)
  • Collegamento con i movimenti di lotta dei lavoratori, degli studenti, dei precari, delle minoranze sfruttate e stigmatizzate

Ulteriori sotto-sezioni

  • Fondazione di un centro di documentazione di psichiatria, medicina critica e scienze umane e sociali
  • Presentazione di “vecchi” testi inerenti i movimenti di lotta per la salute, di medicina sociale e psichiatria alternativa
  • Organizzazione di eventi di confronto pubblico sui temi della salute, della malattia e del lavoro

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